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Eagle Skyrunner: le aquile Ester Scotti e Michele Rossi volano veloci sull’Alpe di Mera da Scopello (VC)


Skyrace deliziosa questa che Scopello ci ha portati al traguardo dell’Alpe di Mera, o meglio corsa in montagna come quelle di una volta sui sentieri della Valsesia. Il tempo ha aiutato, sole caldo e cielo azzurro, con l’imponente parete sud del Monte Rosa che ci ha accecati quando dopo circa mezz’ora di gara siamo usciti dal bosco. Un’organizzazione efficiente e tranquilla questa della Pro Loco di Scopello, dell’Alpe di Mera, degli Alpini e del Soccorso Alpino della Valsesia. Un’organizzazione che con la partenza alle 8,30 ha iniziato le iscrizioni alle 7,30! Si, avete capito bene, a un’ora dall’inizio il foglio degli iscritti era ancora un foglio bianco, eravamo tutti diligentemente in coda e alle 8,30 siamo partiti in 113. Altro che gare informatiche davanti al computer, carte di credito con codici inseriti all’impazzata per avere un pettorale a mesi dall’ora d’inizio della gare, quando non sappiamo se i muscoli tengono o sono dolenti, se i tendini sono infiammati, se il cielo sarà azzurro o ci sarà bufera sul percorso…Forse per andare avanti con criterio, basta guardare all’indietro, alla storia di chi corre o organizza sui sentieri di montagna da decenni.

Da Pila all’Alpe di Mera, circa 14 i chilometri e 1321 i metri di dislivello in salita e 380 in discesa (anche se i GPS di qualche concorrente riportano i seguenti dati: 15,34 Km, 1661 m. salita, 812 m. discesa!). Già, perché non si sale seguendo la linea di massima pendenza, tipo quella della seggiovia che d’inverno trasporta sciatori e in estate tanti biker che si divertono a fare downhill, ma facendo un bel giro panoramico nei boschi e sulle creste di quest’angolo di Valsesia. Da Scopello (quota 686 m.) a Piode con circa 3 km di strada sterrata lungo il fiume Sesia, poi inizia la salita, che ci ha fatto transitare nei pressi del Rifugio Meggiana (quota 1591), quindi cresta dal Colle di Meggiana fino alla Cima Ometto (quota 1911) GPM di giornata. Da qui una prima discesa ripida e tecnica ci ha portato velocemente alla risalita della Cima Camparient, degli impianti dell’Alpe di Mera e poi una decisa discesa sulle piste da sci al paese e al traguardo dell’Alpe di Mera (quota 1531).

Dopo la partenza il gruppo s’allunga nel primo tratto asfaltato, quindi si defilano i primi nel tratto sterrato e dalla prima mulattiera Davide Garlaschini prende il comando delle operazioni per mettere pressione sugli avversari. Verso la Cima Ometto si capisce che la vittoria di giornata è un duello a 2, con Garlaschini in vantaggio di circa 1 minuto, su Michele Rossi. Ma qui inizia il terreno su cui va a nozze l’allievo di Carlo Chiara del GSA Valsesia, che raggiunto e superato il battistrada, s’invola verso la vittoria con l’ottimo tempo di 1h37’35”, seguito da Davide Garlaschini 2° in 1h38’43”, con Lorenzo Dealbertis che completa il podio in 1h43’05”. Li seguono Sergio Prolo 4° in 1h44’41”, Mattia Colombo 5° in 1h46’33”, Alan Piletta Massaro 6° in 1h47’11”, Ivan Camurri 7° in 1h47’42”, Giancarlo Costa 8° in 1h51’10”, Alessandro Quaglia 9° in 1h51’37” e Lorenzo Panzera 10° in 1h52’22”.

Proprio il simbolo dell’aquila fa bella mostra di se sulla maglietta della vincitrice della corsa femminile, quella della Valetudo Skyrunning Rosa di patron Giorgio Pesenti. Per Ester Scotti una gara di testa fin dall’inizio, coronata da un crono sotto le 2 ore, 1h59’09”. In seconda posizione un mito dello skyrunning e dello scialpinismo in Valsesia, Gisella Bendotti in 2h02’24”, terzo gradino del podio per Francesca Ravarotto in 2h11’57”, quarta Maria Giovanna Cerutti in 2h15’18” e quinta Clara Defilippi in 2h23’45”.

Questa gara era la prima del circuito di corse in montagna “International Ski Tour”, la versione estiva del circuito invernale di gare di scialpinismo in Val d’Ossola, Valsesia e Svizzera. Prossimo appuntamento a Crego di Premia per il Trofeo At Zalut il 29 luglio.

In allegato foto (fatte con l’aiuto del Soccorso Alpino) e classifiche complete

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.